Super Green Pass obbligatorio per lavoratori over 50, anche in smart working

Scatta oggi 15 febbraio l’obbligo del Super Green Pass per i lavoratori pubblici e privati dai 50 anni in su. L’obbligo durerà salvo proroghe fino al 15 giugno e comporterà l’esibizione della certificazione verde COVID-19 per avere accesso ai luoghi di lavoro. L’obbligo è confermato anche per chi è in smart working e quindi, sebbene i controlli in questo caso siano molto più complicati, lavorare da casa non fa eccezione.

Come spiega il sottosegretario alla Salute il Super Green Pass è obbligatorio sul lavoro anche per colf, baby sitter e badanti over 50 che in assenza del certificato rafforzato rischiano il licenziamento per giusta causa. Ricordiamo che il certificato rafforzato è quello ottenibile esclusivamente dopo la somministrazione del vaccino o la guarigione dal Covid-19, mentre non si può ottenere dopo un tampone.

Nel caso di colf, baby sitter e badanti over 50, alle famiglie datrici di lavoro è stato affidato il compito di verificare tramite l’app VerificaC19 o tramite consegna della copia cartacea del Super Green Pass, pena una sanzione amministrativa che può oscillare dai 400 ai 1.000 euro. Per i domestici invece le sanzioni andranno da 600 a 1.500 euro. Il controllo all’interno dell’applicazione è stato per l’occasione semplificato attraverso un aggiornamento di VerificaC19.

Ricordiamo che dall’11 febbraio, dopo il calo dei contagi, non è più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto, salvo che in situazioni di assembramento. Resta invece obbligatorio fino al 31 marzo indossare la mascherina al chiuso.

Fonte

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!