Un cashback fiscale con la possibilità di ricevere rimborsi direttamente con l’app IO. E’ questo, in sintesi, il contenuto di una recente proposta emersa durante la trattativa sulla legge delega e sottoscritta in forma di documento dai parlamentari della Commissione Anagrafe tributaria. In questo modo, i cittadini riuscirebbero ad ottenere sull’app IO dei rimborsi di alcune spese detraibili direttamente sul conto corrente.
Con questa procedura, quindi, queste spese verrebbero rese completamente indipendenti dalla dichiarazione dei redditi. Una proposta, quella presentata dal presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria Ugo Parolo (Lega) e dai componenti della Bicamerale, che nasce da un’accurata indagine conoscitiva su digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati fiscali. Il casback fiscale, che ha un funzionamento simile al cashback di stato, dovrebbe anche rappresentare uno strumento di contrasto all’evasione fiscale.
I rimborsi diretti, infatti, sono qualcosa di molto più allettante rispetto alle detrazioni, e proprio per questo motivo consentirebbero di ridurre le evasioni. In più, nel documento si fa riferimento anche ad una norma per la costituzione di una base dati centralizzata che abbia come obiettivo l’antiriciclaggio, in modo tale da trovare in modo decisamente migliore le operazioni finalizzate al riciclaggio di proventi illeciti. Ad esempio, con il cashback fiscale diventerebbe più semplice far emergere la stipula di un numero troppo esagerato di atti costitutivi da parte di un solo soggetto e presso notai diversi.