E’ passato circa un mese e mezzo dal lancio ufficiale di Truth Social, il social network ideato da Donald Trump per aggirare il provvedimento dei principali social (Twitter su tutti) di bannare l’ex presidente USA dopo i fatti di Capitol Hill. Tuttavia, dopo sei settimane, pare che Truth Social stia ancora affrontando gli stessi problemi degli esordi. Ad esempio, il social è inaccessibile sia tramite app Android che attraverso il browser web.
Inoltre, al di fuori degli Stati Uniti sembra impossibile accedere al servizio. L’app per iOS pare funzionare correttamente, ma pone gli utenti di fronte ad una lista di attesa tremendamente lunga (al momento sono in coda circa un milione e mezzo di persone). Anche all’interno della piattaforma stessa non sembra esserci quel fermento che si aspettavano molti fedelissimi di Trump: basti pensare che l’account del tycoon è fermo da metà febbraio.
Tutte queste problematiche non fanno altro che alimentare le voci che Truth Social sia in realtà un fallimento. Anche all’interno dei seguaci repubblicani di Trump è aumentato il disagio e non sembra convincere l’ipotesi che le criticità siano determinate dall’integrazione della piattaforma Rumble, simile a YouTube. Sempre stando alle ultime voci, sembra che lo stesso Trump sia furioso per la situazione: il miliardario sperava nel nuovo social per rilanciarsi sulla scena politica americana e mondiale, quindi provare a ricandidarsi come presidente degli USA.
Fonte: BBC