Meta rende WhatsApp molto più simile ad un vero e proprio social network lanciando le Community: una funzionalità che amplia le potenzialità dei gruppi aprendo gli orizzonti a nuovi e importanti scenari di utilizzo dell’applicazione di messaggistica. Il funzionamento è simile ai gruppi di Facebook, ma guai a pensare che si tratta della stessa cosa.
Con le Community i gruppi di WhatsApp possono essere trasformati in sottogruppi presenti all’interno di un gruppo principale. Ad esempio può essere creata una community della scuola in cui saranno incluse tutte le classi sotto forma di singoli gruppi. Gli amministratori (e solo essi) saranno abilitati ad inviare messaggi a tutta la comunità, mentre i membri potranno scrivere solo all’interno dei singoli sottogruppi.
L’inoltro dei messaggi è limitato ad un gruppo alla volta. A differenza dei gruppi di Facebook, alle Community di WhatsApp possono partecipare solo persone che si conoscono, perchè vi si può entrare solo attraverso il numero di telefono, anche se quest’ultimo sarà visibile solo all’amministratore e ai membri dei sottogruppi in cui si entra. Le comunità inoltre non si possono ricercare all’interno di WhatsApp in quanto è possibile accedervi solo su invito.
Gli amministratori avranno la possibilità di aggiungere alle comunità gruppi già esistenti, creare nuovi gruppi, eliminare gruppi e messaggi e rimuovere i partecipanti. Tra le funzionalità troveremo chiamate audio di gruppo fino a 32 partecipanti, reazioni ai messaggi e condivisione di file fino a 2 GB. Per il momento le Community, protette da crittografia end-to-end, sono disponibili solo per alcuni utenti WhatsApp, ma nel giro dei prossimi mesi verranno estese a livello globale.