Killnet, noto collettivo di hacker filorusso, ha preso di mira diversi siti istituzionali italiani, tra cui quello del Senato e del Ministero della Difesa. L’attacco informatico è stato rivendicato da Killnet su Telegram, dove è stato poi pubblicato anche l’elenco di tutti i siti colpiti dal collettivo filorusso. Il gruppo non ha usato giri di parole per definire questa mossa, parlando di “attacco all’Italia”: risulta colpito (oltre a Senato e Difesa) anche il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, ma anche Scuola alti studi di Lucca, Banca Compass, Infomedix e Aci.
Un attacco, quello rivendicato da Killnet, che comunque non ha messo fuori uso i sistemi ma che ha reso praticamente impossibile (o comunque molto limitato) l’accesso ai portali colpiti; inoltre, l’attacco informatico ha reso anche inutilizzabili alcuni servizi. Sembra essersi trattato di un attacco DDDoS, che per fortuna non sfocerà in danni ai sistemi nel lungo periodo. Ma cosa ha spinto il collettivo di hacker filorusso a compiere questa mossa? Quali sono le motivazioni dell’attacco?
Al momento dai responsabili non è giunto alcun chiarimento, anche se nelle prossime ore potrebbe essere svelato qualche dettaglio in più. Non è nemmeno da escludere che l’attacco del collettivo di hacker non si fermi qui e prosegua, andando a colpire altri siti italiani. Finora non viene segnalato nulla in tal senso, ma è chiaro che l’attenzione sulle mosse di Killnet resta molto alta.