Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche, i leader dei principali partiti cominciano a fornire una visione anche sul campo tecnologico. Giorgia Meloni, ad esempio, ha fatto sapere di essere favorevole alla rete unica: in un’intervista, infatti, la numero uno di Fratelli d’Italia ha ricordato l’impegno della forza di destra nel garantire il Golden Power durante la pandemia, uno strumento che secondo la Meloni ha “salvato moltissime aziende italiane”.
Per questo, la presidente di FdI è convinta che il Golden Power debba essere esteso e che si arrivi quindi ad una rete unica di proprietà dello Stato. Per la Meloni la rete unica deve essere “di proprietà pubblica, non verticalmente integrata”. Il punto, per l’esponente di centrodestra, è “scorporare la proprietà della rete”, che a sua detta “non può essere privata come non lo è da nessuna parte per un fatto di sicurezza nazionale e tutela dell’interesse nazionale, dalla vendita del servizio che si deve fare in regime di libera concorrenza tra tutti gli operatori”.
La strategia di Fratelli d’Italia consiste nel fare in modo che Cdp sia la forza di riferimento per lanciare un’OPA sul 90% delle azioni Telecom, per poi tenersi la rete e vendere il resto del mercato: lo smembramento rischia di far letteralmente sparire TIM in mezzo ad altri concorrenti. Cdp, infatti, sarebbe in grado a questo punto di fondere Tim e Open Fiber andando di fatto a rinazionalizzare l’infrastruttura di rete.
Fonte: Bloomberg
