Il caro bollette sta preoccupando milioni di italiani, molti dei quali cercano disperatamente ogni metodo possibile per risparmiare sui consumi di luce e gas per arrivare a fine mese. Tra le varie preoccupazioni spiccano quelle che riguardano gli smart speaker Amazon Echo con Alexa e Google Nest con Google Assistant, in quanto sono dei dispositivi che sono attaccati alla corrente e accesi per tutto il giorno, 24 ore su 24.
Ma quali sono i consumi di questi dispositivi? Dovremmo davvero preoccuparci e rinunciare alla domotica per evitare sorprese in bolletta? In realtà, anche se adesso il loro peso sulla bolletta è aumentato a causa dei rincari nelle tariffe, gli smart speaker non consumano molto, anche perché rimangono in standby quando non viene evocato l’assistente virtuale. Un tipico altoparlante con Alexa ad esempio ha una potenza di 3 Watt e consuma circa 26 kWh all’anno: sono circa 8 euro di corrente se prendiamo in considerazione le tariffe medie della luce.
Pur essendo un costo esiguo non è trascurabile, specialmente se in casa si ha più di un dispositivo Alexa o Google, ancor più se si tratta di modelli dotati di display, dato che lo schermo aggiunge un ulteriore consumo. Per moderare la spesa senza rinunciare ai nostri amati assistenti virtuali si può optare per staccarli di notte oppure far spegnere il loro display mentre sono inutilizzati, qualora ne abbiano uno. Di seguito i consumi di alcuni dispositivi Amazon Echo.
Modello | Consumo in stand-by | Consumo in funzione |
Echo 1a gen | 2,95W | 3,65W |
Echo Plus | 2,95W | 3,25W |
Echo Show / Spot | 1,9-2,25W | 2,9W |
Echo 2a gen | 1,95W | 2,9W |
Echo Dot | 1,75W | 2,25W |
Un Google Home Mini consuma invece 1,4W in standby e 1,8W in uso. In termini di connessione a internet, con lo streaming audio attivo Alexa consuma fino a 100 MB all’ora: da 3 a 6 Giga al mese. Questo dato vi è utile se avete una connessione a consumo come ad esempio il traffico dati, mentre è praticamente ininfluente se avete un’offerta flat come quelle di fibra ottica.