Se non ci saranno intoppi, con iOS 16.1 vedremo arrivare anche Matter, un protocollo unico e globale – come lo descrive Tobin Richardson, Presidente e CEO della Connectivity Standards Alliance – basato su IP che andrà a modificare l’Internet of Things in maniera radicale. Il protocollo può ora essere implementato su tutte le piattaforme delle aziende che hanno deciso di supportarlo: ciò vuol dire che a brevissimo Apple dovrebbe integrare il protocollo in HomeKit.
Come evidenziato sempre da Richardson, l’obiettivo è quello di rendere l’IoT più semplice e sicuro, a prescindere da chi si è da dove si vive. Con l’arrivo di Matter 1.0 i test labs autorizzati sono a disposizione per la certificazione dei prodotti: stesso discorso per i tool e l’SDK open-source per la progettazione di riferimento. Lo scopo principale del protocollo è quello di aumentare l’interoperabilità dei dispositivi smart tra i vari brand.
Per farla breve, con Matter i prodotti HomeKit possono funzionare senza problemi con altri dispositivi intelligenti di altre aziende, come ad esempio Google, Amazon e altri. Tramite il Wi-Fi il protocollo Matter permette ai dispositivi intelligenti di comunicare con il cloud; con il Thread, invece, si sfrutta una rete mesh che presenta un elevato grado di affidabilità in casa ed è anche molto efficiente in termini energetici.
Nel frattempo Google ha riscritto l’app Home, che adesso vanta una nuova interfaccia grafica e può gestire tutti i dispositivi Matter, anche provenienti da altri brand. E a proposito di altre marche, IKEA ha già annunciato il primo hub compatibile con il nuovo protocollo: si chiama Dirigera e arriverà a novembre sul mercato ad un prezzo indicativo di 59,99 euro. L’hub farà comunicare tra loro dispositivi di diversi marchi, che funzioneranno con HomeKit, Google Assistant, Alexa, Samsung SmartThings e altre piattaforme.
