Alla fine, dopo una lunga discussione, il trilogo tra Eurocamera, Consiglio Ue e Commissione ha portato ad un accordo importante su uno dei pilastri del Fit for 55. Dal 2035, infatti, non potranno più essere vendute auto di nuova produzione a combustione interna, ovvero a benzina e diesel. Una decisione che ovviamente ha una forte rilevanza nella lotta all’inquinamento: non a caso il presidente della commissione Ambiente del Parlamento Ue, Pascal Canfin, non esita a definirla “storica”.
Sono state annunciate anche quelle che saranno le tappe intermedie del processo. Già entro il 2030 i produttori sono chiamati a ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto immesse sul mercato e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali. Diverso il discorso per i piccoli produttori: grazie ad una deroga potranno continuare a proporre auto ‘classiche’ fino al 2035. Un accordo, come accennato, che non è stato semplice da raggiungere: lo scorso giugno in molti avevano votato per una riduzione del 90% (e non totale). Poi è arrivata l’intesa tra il Ppe e S&d.
Il meccanismo di incentivi normativi verrà mantenuto fino al 2030 per i veicoli a basse o zero emissioni. Ciò significa che se un produttore riesce a raggiungere determinati parametri viene premiato con obiettivi di CO2 meno severi. Un boost importantissimo per il pianeta che porterà ad un aumento dell’ecosostenibilità davvero notevole. Infine, nel 2026 la Commissione dovrà valutare con attenzione i progressi compiuti nel percorso che deve portare al raggiungimento degli obiettivi di riduzione del 100% delle emissioni.
