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Cos’è che rende buono un mouse per PC?

di Michele Ingelido Aggiornato il
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Trovare un buon mouse per PC non è un’impresa facile così come non è facile suggerire un modello specifico. Ci sono, infatti, molti fattori che influenzano la buona operabilità di un mouse ma, soprattutto, dipende dall’uso che se ne vuol fare.

Chi utilizza il PC solo per poche operazioni ha sicuramente necessità più flessibili rispetto ad un gamer. Ad ogni modo, come per ogni categoria di utenti ci sono delle caratteristiche particolari, è anche possibile individuare alcuni elementi essenziali comuni a tutti. Il comfort, per esempio, è uno di questi. È importantissimo avere un mouse ergonomico sia per comodità ma soprattutto per evitare dolori e patologie come il tunnel carpale molto comuni a chi usa il PC.

Vediamo dunque quali sono le altre caratteristiche principali che rendono buono un mouse per PC.

Mouse wireless o con cavo?

La primissima distinzione da fare è su mouse wireless o con cavo. Le differenze principali sono la mobilità e la durata delle batterie. La scelta dipende molto dal vostro piano di lavoro o di gioco.

Un mouse wireless è ottimo per chi ha bisogno di spostarsi dalla propria postazione spesso o per chi condivide il computer con altre persone con le quali si lavora su uno stesso progetto o con le quali si gioca. Il lato negativo è che bisogna sempre avere a disposizione delle batterie per evitare di essere lasciati a secco durante l’utilizzo. Un set di batterie ricaricabili può risolvere il problema ma è comunque un po’ rischioso.

Un mouse con cavo, invece, non ha certamente il problema della carica ma, piuttosto, quello della mobilità. Questo influisce sia sulla possibilità di muoversi lontani dal PC che dal fatto che il cavo può essere d’intralcio e non permettere movimenti regolari al mouse.

I gamers più appassionati solitamente propendono per quest’ultima opzione, specialmente quando si gioca online. È abbastanza comune, infatti, che nei giochi multiplayer non sia possibile mettere in pausa e perdere il controllo del mouse può far la differenza tra vittoria e sconfitta.

Un cavo wireless, invece, è ottimo per chi utilizza il PC da diverse parti della stanza/ufficio oppure per chi ha un grande schermo ed ha bisogno di posizionarsi lontano da esso. In casi come questo, avere sia un mouse che una tastiera wireless è sicuramente l’ideale.

Quanti pulsanti deve avere un mouse?

Riguardo i pulsanti si potrebbe dire che più se ne hanno e meglio è. In fin dei conti è una questione di abitudine ma, una volta provato un mouse con almeno 5 pulsanti, è difficile tornare indietro.

Avere due extra pulsanti su ciascun lato del mouse o, più comunemente, sul lato del pollice (per chi usa la mano destra) è fondamentale. I gamer lo dovrebbero saper bene, visto che questi pulsanti in più permettono di attivare dei comandi di gioco molto più agevolmente. Tuttavia, anche chi usa il computer con altri tipi di software può beneficiare di questi pulsanti allo stesso modo.

I pulsanti laterali, però, sono anche utili per chi usa il computer giusto per navigare su internet. Tutti i browser riconoscono a questi pulsanti la funzione “avanti” e “indietro” che li rende molto comodi quando si fanno delle ricerche o quando si visitano siti con molte pagine.

È anche possibile riassegnare la loro funzione direttamente dalle impostazioni di sistema Windows e utilizzarli come meglio si crede.

Cosa sono i DPI e perché sono utili?

Altra caratteristica importante per un mouse sono i DPI. Questo è un acronimo inglese di “Dots per inch” traducibile come “punti per pollice”. I DPI sono l’unità di misura della velocità del mouse. In altre parole, indicano quanto sia sensibile e veloce il cursore quando spostiamo il mouse.

È importante che un mouse abbia un pulsante che regoli questa sensibilità per fare in modo di aggiustare le impostazioni a seconda delle necessità che si hanno. I gamer solitamente preferiscono un’altissima sensibilità per avere una maggiore rapidità di esecuzione dei comandi. Chi fa lavori di precisione, invece, preferisce una sensibilità minima in modo da potersi spostare in maniera più precisa pixel per pixel.

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