In base all’inflazione i prezzi delle offerte di rete fissa e mobile potrebbero subire delle revisioni al rialzo. E’ quanto comunicato da TIM, che aveva già fatto presente questo possibile scenario in occasione della pubblicazione degli ultimi risultati fiscali. A partire da ieri, domenica 27 novembre, tutte le offerte avranno una chiara indicazione sulla presenza di questo meccanismo di adeguamento annuale dei prezzi. Inoltre, in ogni offerta verranno accuratamente descritte le modalità di applicazione.
Ma questa mossa da parte della storica compagnia italiana riguarda tutte le offerte? Stando a quanto affermato da TIM non sembra essere così, o quantomeno non è detto che possano subire a priori delle modifiche in base all’inflazione. Dove invece il rialzo è confermato assisteremo ad un incremento annuale del costo mensile pari all’indice di inflazione (IPCA) rilevato dall’ISTAT, a cui si aggiunge un coefficiente fisso del 3,5%.
Il gestore telefonico tiene comunque a precisare che la variazione non avverrà in caso di deflazione e che non sarà mai superiore al 10%. Inoltre questa modifica non verrà introdotta subito, ma solo a partire dal 2024, basandosi ovviamente sui dati del 2023. TIM non sarà l’unica, dato che anche WindTre applicherà un sistema di indicizzazione dei prezzi simile a partire dal prossimo mese di gennaio. Al momento nessun incremento da parte degli altri operatori. Le offerte telefoniche diventeranno come quelle per luce e gas?