Baidu, il gigante cinese del motore di ricerca, sta investendo in una sua alternativa a ChatGPT di OpenAI, un sistema che fornisce risultati di ricerca conversazionali ai propri utenti. Baidu sta sviluppando il proprio sistema basato sul modello di machine learning “Ernie”, che, a detta dell’azienda, è molto avanzato e ha eccellenti capacità di comprensione e generazione del linguaggio naturale. Il sistema permetterà agli utenti di ottenere risposte ai loro quesiti attraverso un dialogo, come avviene con ChatGPT.
Baidu non è l’unica azienda interessata a questa tecnologia. Microsoft ha investito 1 miliardo di dollari in OpenAI nel 2019 per incorporare alcuni aspetti di ChatGPT nel suo motore di ricerca Bing. Anche Google sta accelerando lo sviluppo della sua tecnologia AI conversazionale, con il CEO Sundar Pichai che ha dichiarato un “codice rosso” per ChatGPT. La conferenza Google I/O di maggio 2023 potrebbe vedere la presentazione di più di 20 prodotti AI e un chatbot per il suo motore di ricerca.
Baidu, che ha recentemente visto un rallentamento nella crescita, spera che un proprio chatbot possa aumentare il gap con i suoi concorrenti. Tuttavia, questa tecnologia non è priva di criticità. Ci sono state preoccupazioni per gli errori presenti negli articoli scritti dall’IA, il plagio e i rischi di truffe online legati all’utilizzo improprio delle tecnologie AI conversazionali. Pertanto, un numero crescente di università in tutto il mondo sta vietando l’utilizzo di questi sistemi.
In generale, l’interesse nei chatbot è in costante crescita e le aziende stanno investendo sempre di più in questa tecnologia per offrire ai propri utenti un’esperienza di ricerca più interattiva. Non c’è dubbio che il futuro della tecnologia AI conversazionale sarà una delle tendenze più importanti nei prossimi anni e sarà interessante vedere come si evolverà e quali aziende avranno successo nel mercato.
