Le tecnologie GPT (Generative Pre-trained Transformer) e l’automazione come quella di ChatGPT stanno avendo un impatto significativo sul mondo del lavoro, portando a una “rivoluzione senza precedenti“, come evidenziato da uno studio condotto dall’Università della Pennsylvania.
Alcune professioni che richiedono competenze in calcolo, programmazione e scrittura, come matematici, analisti finanziari, giornalisti e scrittori, sono più esposte al rischio di essere sostituite dall’automazione. Tuttavia, i mestieri manuali e quelli che non richiedono una formazione accademica formale, come muratori, baristi e idraulici, potrebbero essere meno colpiti da questi cambiamenti.
L’indagine ha rilevato che circa l’80% dei lavoratori potrebbe subire l’effetto dell’automazione in almeno una delle loro attività su dieci, mentre il 20% potrebbe affrontare trasformazioni più radicali. In generale, le professioni che dipendono fortemente da capacità di pensiero scientifico e critico sono meno inclini all’automazione.
Tuttavia, coloro che hanno qualifiche professionali e redditi più elevati potrebbero essere più a rischio di perdere il loro posto di lavoro a causa dell’intelligenza artificiale. È importante notare che, nonostante i lavori manuali possano essere meno esposti all’automazione nel breve termine, potrebbero essere minacciati in futuro a causa dello sviluppo di robot e altre tecnologie avanzate. D’altra parte, la tecnologia potrebbe anche creare nuove opportunità lavorative che non esistono ancora.
Per quanto riguarda la creatività umana, non esiste attualmente alcuna tecnologia avanzata in grado di competere con l’intelligenza, la manualità e l’ingegno umano in determinate attività. OpenAI ha recentemente presentato GPT-4, un modello di intelligenza artificiale che offre un livello di accuratezza e completezza superiore. Tuttavia, ChatGPT, pur essendo “più creativo e collaborativo che mai” rispetto alle versioni precedenti, non è ancora in grado di sostituire completamente l’abilità creativa umana.