In risposta alla crisi economica che colpisce il settore degli smartphone, Vivo, una delle aziende BBK, sembra aver deciso di inglobare il sub-brand iQOO al suo interno cosicché esso si trasformi in una delle sue serie di smartphone. Questa mossa segue le recenti voci riguardanti OPPO e OnePlus, anche se entrambe le società hanno apparentemente smentito tali indiscrezioni. La fonte delle notizie, 36Krypton, aveva precedentemente rivelato l’acquisizione di Meizu da parte di Geely.
La creazione di sub-brand come iQOO, nato nel gennaio 2019, è stata una strategia comune per diverse aziende del settore, come OPPO con Realme e OnePlus, Xiaomi con Redmi e POCO, Huawei e Honor, e ZTE con Nubia e Red Magic. Il sub-brand si è focalizzato sul mercato online, offrendo dispositivi con un buon rapporto qualità/prezzo e caratteristiche avanzate, come processori di ultima generazione e tempi di ricarica rapidi, mentre il marchio principale vivo ha continuato a puntare sul mercato tradizionale offline.
Tuttavia, secondo quanto riferito da 36Krypton, vivo avrebbe scelto di integrare il sub-brand nella propria struttura aziendale. Questo significherebbe la condivisione di team per ricerca e sviluppo, approvvigionamento, fornitura, pianificazione, vendita, assistenza clienti e marketing tra le due entità. Fino ad ora, iQOO ha operato con team distinti e ha mantenuto negozi indipendenti e un sito web dedicato. Tuttavia, questa situazione potrebbe cambiare con la riorganizzazione aziendale in corso.
Un ex dipendente anonimo ha dichiarato che la direzione interna sta ancora discutendo su quale sarà il ruolo futuro del marchio e come verranno integrati i diversi team all’interno dell’organizzazione. Una delle possibili ragioni di questa decisione potrebbe essere legata al fatto che i prezzi estremamente competitivi offerti da iQOO potrebbero aver reso i dispositivi meno allettanti per i rivenditori online, soprattutto durante i periodi di sconti, costringendoli a venderli a prezzi inferiori ai costi.
In un mercato degli smartphone in forte crisi, solo i marchi con margini di profitto più ampi sembrano riuscire a crescere. Questo potrebbe aver spinto vivo a decidere di revocare l’indipendenza di iQOO, in modo simile a quanto accaduto tra OPPO e OnePlus negli ultimi anni. In definitiva, questa mossa potrebbe essere vista come un tentativo di vivo di consolidare le proprie risorse e affrontare meglio la situazione economica sfavorevole nel settore degli smartphone. La riunificazione dei due marchi potrebbe permettere loro di condividere le competenze e l’esperienza acquisita nel corso degli anni, consentendo di ottimizzare i processi e aumentare la loro competitività nel mercato.
Resta da vedere come questa riorganizzazione interna influenzerà il posizionamento del sub-brand e il futuro dei suoi prodotti. Sarà interessante osservare se la decisione avrà un impatto sulle strategie di marketing, sullo sviluppo dei prodotti e sulla distribuzione nel mercato globale. Inoltre, sarà importante seguire gli sviluppi riguardanti OPPO e OnePlus, considerando che entrambe le aziende hanno negato le voci di un possibile abbandono dell’Europa, ma la situazione potrebbe evolvere nel tempo.