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ChatGPT tornerà in Italia se entro il 30 aprile adotterà queste misure

di Michele Ingelido

Molto presto ChatGPT potrebbe tornare ad essere disponibile in Italia. Il Garante ha stabilito che se OpenAI rispetterà determinate misure entro il 30 aprile, allora l’intelligenza artificiale conversazionale potrà essere sbloccata senza che l’azienda rischi alcuna multa e potrà essere utilizzata tranquillamente nel nostro Paese.

Le prescrizioni imposte dal Garante sono relative alla protezione dei dati personali e riguardano nello specifico informativa, diritti degli interessati, utenti e non utenti, base giuridica del trattamento dei dati personali per l’addestramento degli algoritmi con i dati degli utenti. Partendo dall’informativa, sul sito ufficiale dovrà esserci un’informativa trasparente e facilmente accessibile con modalità e logica alla base del trattamento dati e diritti di utenti e non utenti.

Inoltre ChatGPT potrà essere di nuovo presente in Italia se OpenAI indicherà il consenso o il legittimo interesse quale presupposto per l’uso dei dati personali, nonché eliminare ogni riferimento all’esecuzione di un contratto. Gli utenti e non utenti dovranno avere strumenti idonei per la rettifica o cancellazione delle informazioni dei dati inesatti, nonché per esercitare il diritto di opposizione sul trattamento dei dati personali.

Dovrà essere presente su ChatGPT un sistema di richiesta dell’età prima della registrazione e dell’accesso, e dovrà esserci anche una campagna di informazione sui media che il Garante dovrà approvare e che riguarderà le modalità di utilizzo dei dati personali per l’addestramento degli algoritmi.

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