Bard, il chatbot generativo di Google, sta per ricevere un notevole miglioramento nelle sue competenze matematiche e logiche, grazie all’introduzione del modello di linguaggio Pathways Language Model (PaLM). In futuro, il chatbot supporterà anche il coding, rendendolo ancora più utile per gli utenti.
Il CEO di Big G, Sundar Pichai, ha sottolineato l’importanza di un approccio graduale nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Questa filosofia è evidente nell’implementazione del PaLM, un modello di linguaggio sviluppato internamente da Google Research con un enorme potenziale. Questo aggiornamento sostituirà la versione “light” di LaMDA, migliorando ulteriormente le capacità di Bard.
Il Senior Director of Product di Google, Jack Krawczyk, ha rivelato che l’integrazione del PaLM nel chatbot gli permetterà di gestire meglio i problemi matematici multi-calcolo. Il costante affinamento dell’intelligenza artificiale è possibile grazie ai feedback degli utenti del programma di testing, che consentono agli sviluppatori di apportare miglioramenti settimanali a Bard.
PaLM è un modello Transformer decoder-only con 540 miliardi di parametri, addestrato utilizzando il sistema Pathways. Durante i test condotti su diverse attività di comprensione e generazione del linguaggio, il modello ha raggiunto prestazioni all’avanguardia, superando le alternative esistenti nella maggior parte dei casi.
I dati utilizzati per addestrare il modello PaLM provengono da diverse fonti, tra cui documenti web, libri, Wikipedia, conversazioni e codice GitHub, in varie lingue, con un’enfasi sull’inglese. Grazie a questo addestramento, il modello è in grado di distinguere causa ed effetto, comprendere combinazioni concettuali in contesti appropriati e persino indovinare il titolo di un film basandosi su un’emoji.
Nei test preliminari sulla scrittura di codice, PaLM ha ottenuto risultati notevoli, nonostante il dataset di pre-addestramento contenesse solamente il 5% di codice. Questi progressi sono solo alcuni degli innumerevoli aggiornamenti che Google apporta a Bard per renderlo sempre più efficiente e versatile per gli utenti.
