Il grande successo di Bing nell’ultimo periodo potrebbe avere le ore contate: il CEO di Google, Sundar Pichai, ha infatti dichiarato che Big G si sta preparando a introdurre l’intelligenza artificiale conversazionale direttamente nel motore di ricerca, proprio come Microsoft. Ciò consentirebbe di fornire ancora più risposte rispetto a quanto accade ora.
Del resto Bing con l’integrazione dell’intelligenza artificiale GPT-4 di OpenAI sta minacciando non poco l’egemonia di Google, quindi c’era da aspettarselo che il colosso di Mountain View si stesse preparando a correre ai ripari. L’accordo miliardario tra Microsoft e OpenAI, infatti, ha già portato a un introito di 2 miliardi di dollari e il guadagno di quote di mercato rilevanti. Ma tutto ciò potrebbe durare poco se consideriamo che Google sviluppa modelli di linguaggio (LLM) estremamente avanzati proprio come OpenAI.
Inoltre Big G ha lanciato già da tempo Bard e questa intelligenza artificiale conversazionale si è anche evoluta con una nuova versione molto più performante. Adesso utilizza infatti il modello di linguaggio proprietario PaLM che è molto più avanzato rispetto al precedente. Big G vuole far interagire gli utenti direttamente con i modelli linguistici proprietari tramite una chat che verrà integrata proprio nella ricerca. Ciò richiederà un’importante lavoro da parte dei team delle sussidiarie Brain e DeepMind.