La fusione tra Microsoft e Activision, valutata 68,7 miliardi di dollari, è stata ostacolata dalla Competition and Markets Authority (CMA) britannica, che ha manifestato la propria contrarietà all’operazione. L’acquisizione avrebbe rafforzato ulteriormente la posizione di Microsoft nel settore del cloud gaming, mettendo a rischio la concorrenza nel mercato in espansione.
Il CEO di Activision, Bobby Kotick, ha espresso delusione per la decisione, sottolineando che non rappresenta l’ultima parola sull’accordo. Entrambe le aziende sono pronte a presentare un ricorso al Competition Appeals Tribunal britannico, sostenendo che l’accordo sarebbe vantaggioso per la concorrenza. Kotick ritiene che l’approvazione dell’acquisizione consentirebbe al colosso di Redmond di accelerare lo sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning, mentre Activision potrebbe implementarle immediatamente.
La CMA ha espresso preoccupazioni riguardo all’acquisizione, in quanto la quota di mercato di Microsoft nel settore del cloud gaming, già superiore al 60%, sarebbe destinata a crescere ulteriormente. Inoltre, il mercato del cloud gaming nel Regno Unito è in rapida crescita, con previsioni di entrate pari a 1 miliardo di sterline entro il 2026.
Il gigante di Redmond ha cercato di proporre alcune misure per risolvere le preoccupazioni della CMA, ma queste non sono state ritenute sufficienti. Le soluzioni proposte prevedevano restrizioni limitate solo ad alcuni giochi Activision e su specifici servizi di cloud gaming e store online. La CMA ritiene che garantire un mercato concorrenziale sotto queste condizioni sarebbe troppo oneroso e preferisce invece bloccare l’acquisizione.
Tra gli elementi di forza della multinazionale statunitense nel settore del cloud gaming figurano Xbox, il principale sistema operativo per PC (Windows) e un’infrastruttura mondiale di cloud computing (Azure e Xbox Cloud Gaming). Il coinvolgimento di Microsoft nel settore è quindi rilevante e l’acquisizione di Activision avrebbe ulteriormente rafforzato la sua posizione.
Le misure proposte dall’azienda sono state giudicate “inefficaci” dalla CMA, poiché il settore del cloud gaming necessita di un mercato aperto e competitivo per stimolare l’innovazione e la scelta dei consumatori. L’autorità britannica ritiene che impedire l’acquisizione sia la soluzione migliore per garantire che tutti gli attori del mercato possano continuare a operare e influenzare l’evoluzione del cloud gaming.
