La possibilità di utilizzare l’emulazione per giocare a titoli di console del passato, come ad esempio PlayStation 2, GameCube e Wii, su Xbox Series X e S sembra essere giunta al termine. Dopo il lancio delle console nel 2020, gli appassionati di retrogaming avevano scoperto questa funzione grazie a software come RetroArch.
Recentemente, però, gli utenti che tentavano di avviare contenuti emulati si sono imbattuti nel messaggio “Impossibile avviare questo gioco o app”. L’emulazione è ancora tecnicamente possibile sulle console Xbox Series X e S, ma ora è accessibile in via ufficiale solo pagando la modalità sviluppatore.
Ma perché gli utenti delle console next-gen del colosso di Redmond devono dire addio all’emulazione gratuita dei giochi del passato? La decisione di Microsoft di limitare l’emulazione sembra essere legata a questioni legali con Nintendo, un’azienda che ha sempre protetto i propri titoli quando si tratta di emulazione. Nintendo ha intrapreso azioni legali contro diverse entità per violazione del copyright, a meno che non possa trarre profitto dall’emulazione stessa.
La funzione di emulazione è stata disabilitata solo nella modalità Retail delle ultime console Xbox. Tuttavia, gli utenti più esperti possono comunque riuscire ad attivare l’emulazione gratuitamente, a patto di avere le conoscenze tecniche necessarie per farlo.