Il Montana, uno stato degli Stati Uniti, ha preso la decisione senza precedenti di bandire l’app di social media TikTok, citando preoccupazioni per la protezione dei dati personali e privati dei suoi cittadini dal Partito Comunista Cinese. La nuova legge, firmata dal Governatore Greg Gianforte, entrerà in vigore a gennaio 2024, a meno che il social network non venga venduto prima di quella data. Inoltre, il Governatore ha richiesto che l’app venga rimossa dagli store per Android e iPhone.
Ma il social cinese non è l’unico bersaglio. A partire dal 1° giugno 2023, altre app come Telegram, WeChat, Temu, CapCut e Lemon8 saranno proibite sui dispositivi dei dipendenti del governo e delle aziende terze che lavorano per lo Stato del Montana. Nonostante la legge non preveda sanzioni per gli utenti di TikTok, i gestori degli app store e il social stesso stesso potrebbero affrontare multe fino a 10.000 dollari al giorno ogni volta che un utente accede all’app o gli viene offerta la possibilità di farlo.
La legge potrebbe essere annullata se il social network taglia i legami con la società cinese ByteDance, a condizione che il nuovo proprietario non si trovi in uno “stato straniero avversario”. Tuttavia, l’effetto immediato del nuovo ban da parte del Montana non è chiaro, e molto potrebbe cambiare nel corso del 2023.
Implicazioni per la privacy dei dati
La mossa del Montana solleva questioni importanti sulla privacy dei dati e sul ruolo dei governi nello stabilire limiti per la protezione dei dati dei cittadini. Con l’aumento della digitalizzazione e l’uso diffuso delle app di social media, la questione della privacy dei dati è diventata sempre più rilevante.
Il futuro di TikTok e altre app
Il futuro di TikTok e di altre app come Telegram, WeChat, Temu, CapCut e Lemon8 negli Stati Uniti è incerto. Se altri stati seguiranno l’esempio del Montana, potrebbe avere un impatto significativo su queste piattaforme e sui loro utenti.
Il ruolo della politica
Con le elezioni presidenziali del 2024 che si avvicinano, le decisioni come quella del Governatore del Montana potrebbero avere ulteriori implicazioni politiche. Sarà interessante vedere come si sviluppa la situazione e quali saranno le ripercussioni per le app di social media e i loro utenti.
