Il CEO di OpenAI, Sam Altman, è all’origine di un audace progetto chiamato Worldcoin, che sta cambiando il modo di interagire con le criptovalute. Il sistema è studiato per garantire che solo gli esseri umani abbiano accesso alla criptovaluta, prevenendo l’utilizzo da parte dei bot. Questo è reso possibile grazie a un dispositivo di scansione dell’iride, chiamato Orb, che conferma l’identità unica dell’utente.
Il progetto, sebbene ancora in fase beta, ha già raggiunto una valutazione di 3 miliardi di dollari. Ha raccolto 100 milioni di dollari attraverso l’emissione di token, resistendo anche al recente crollo di FTX. La politica di sicurezza dei dati della criptovaluta assicura che le informazioni personali raccolte non vengano condivise o conservate sui server dell’azienda.
Una volta identificato con successo dall’Orb, ogni utente riceve un World ID. Questo pseudonimo funge da identificativo dell’utente all’interno della rete, garantendo la privacy. Da quel momento, l’utente può ricevere gratuitamente token, semplicemente in virtù della propria unicità.
Il progetto del CEO di OpenAI non si limita a garantire l’accesso esclusivo alle criptovalute agli esseri umani. Con 1,7 milioni di utenti già registrati, il progetto ha ambizioni molto più ampie. Worldcoin prevede di emettere 10 miliardi di token, distribuendo l’80% agli utenti, il 10% agli investitori e il restante 10% a una fondazione per la produzione di dispositivi di riconoscimento dell’iride.
Altman, il cervello dietro ChatGPT, ha anche l’idea di utilizzare i profitti potenziali della criptovaluta come una sorta di reddito universale. Questo servirebbe a compensare la perdita di posti di lavoro causata dalla crescente diffusione dell’intelligenza artificiale.
Worldcoin mira a diventare un’utility finanziaria pubblica di proprietà collettiva, accessibile a tutti indipendentemente dal paese di origine, dal background o dalla situazione economica. Le prime transazioni sulla nuova rete sono previste per iniziare entro le prossime sei settimane.