Lo si sente dire da tempo, da quando ha iniziato a spopolare ChatGPT: “l’intelligenza artificiale toglierà il lavoro a molti”. Alcuni equiparano questa affermazione ad una fake news, altri ci vedono un fondo di verità, ma chi delle due fazioni ha ragione? A cercare di fugare ogni dubbio ci prova Adecco, che in Italia è una delle principali agenzie interinali.
Il gruppo Adecco ha condotto uno studio nel quale si cerca di comprendere l’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sul mondo del lavoro nel prossimo futuro. Dallo studio è emerso un report che si basa su un sondaggio al quale hanno partecipato dirigenti di 2.000 grandi aziende sparse per il mondo. Il sondaggio evidenzia che il 41% delle aziende sostiene che si ritroverà a ridurre il proprio personale per via dell’intelligenza artificiale.
I lavori che sono più a rischio sono quelli che prevedono mansioni ripetitive, tutto grazie all’intelligenza artificiale generativa che è in grado di creare testi, foto e video partendo da semplici input testuali. Allo studio di Adecco ne era preceduto un altro che aveva evidenziato che il 25% delle aziende prevede perdite di posti di lavoro per via dell’IA, mentre il 50% delle aziende crede che la tecnologia creerà dei nuovi ruoli. Tuttavia le aziende, secondo lo studio, non credono ancora di aver fatto progressi a sufficienza per abbracciare le nuove tecnologie.