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Arrestato fondatore di Telegram: la risposta ufficiale rifiuta le accuse

di Michele Ingelido

Pavel Durov, CEO e fondatore di Telegram, è stato arrestato a Parigi. Le accuse sono la mancanza di moderazione, la mancanza di cooperazione con le forze dell’ordine e la presenza di strumenti offerti che rendono la piattaforma complice di attività illegali da tempo perpetrate in tutto il mondo.

Mentre si attende un comunicato della polizia francese con gli ultimi aggiornamenti, Telegram ha deciso di rilasciare un suo comunicato ufficiale in cui replica a quanto accaduto. La piattaforma di messaggistica ha rifiutato ogni accusa affermando di essere conforme a tutte le regole dell’Unione Europea, incluso il Digital Services Act, e dichiarando che la sua moderazione è negli standard dell’industria e migliora costantemente. Telegram ha inoltre definito assurdo sostenere che una piattaforma o il suo proprietario possano essere responsabili di abusi perpetrati su tale piattaforma.

Ha altresì continuato scrivendo che quasi un miliardo di utenti a livello globale utilizzano la piattaforma di messaggistica come mezzo di comunicazione e fonte vitale di informazione. Nel frattempo anche la Russia sta seguendo la vicenda in quanto Pavel Durov è anche cittadino russo e la piattaforma viene usata come una delle fonti principali di informazioni per la guerra in Ucraina. Tuttavia l’ambasciata russa a Parigi non è ancora riuscita a comunicare con Durov.

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