Le prime immagini del suolo di Marte, con tanto di panoramica sul paesaggio del pianeta rosso, hanno senz’altro emozionato tutti. Il merito è ovviamente di Perseverance, il rover della NASA atterrato su Marte già da una quindicina di giorni. Le foto inviate dal rover sono di una qualità elevatissima, così come il video dell’ammartaggio. Un risultato possibile grazie alla capacità di introdurre in Perseverance delle tecnologie particolarmente avanzate? Non esattamente.
Il rover della NASA è infatti alimentato con un processore PowerPC 750, che risale addirittura al 1998. Qualcuno lo ricorderà perchè alimentava l’iMac G3, un PC lanciato all’epoca da Apple. Si tratta di un processore single-core che riesce però a resistere straordinariamente alle temperature estreme (Marte ha una temperatura decisamente più bassa rispetto alla Terra, ndr) e alle radiazioni. Praticamente la NASA ha deciso di fare a meno delle prestazioni da capogiro e di puntare maggiormente sull’affidabilità.
Una scelta che sta pagando, anche perchè ciò che conta è un sistema di fotocamere altamente qualitativo. Perseverance può infatti disporre di tre gruppi di fotocamere (per un totale di 23 sensori, ndr), con la soluzione Mastcam-Z caratterizzata da due fotocamere con visione stereoscopica e zoom 26-110mm. Le fotocamere, ruotabili di 360 gradi, garantiscono una risoluzione di 1600×1200 pixel che permette di scoprire ogni dettaglio sul pianeta rosso.
Fonte: Gizmodo