Google Assistant è onnipresente! Attualmente, infatti, si trova nei più disparati dispositivi e possiamo utilizzarlo quotidianamente per ogni esigenza. Sugli smartphone va per la maggiore ma caratterizza anche gli speaker intelligenti, le auto dotate di Android Auto e le Android TV. Sui PC, però, è stato finora un’importante mancanza, specialmente dopo l’addio di Cortana a livello consumer. Adesso le cose, infatti, sono cambiate e l’assistente di Google sbarca sui PC Windows, Linux e MacOS. Come installarlo? Facciamo un po’ di chiarezza.
L’installazione di Google Assistant su PC Windows, Linux e MacOS
Se fino a questo momento per poter utilizzare Google Assistant su computer dovevamo essere in possesso di un ChromeBook, le cose adesso sono cambiate. Grazie al lavoro di Melvin Abraham, che ha sfruttato il Software Development Kit di Google Assistant, siamo in possesso dei file (ed anche dei sorgenti) che ci consentono di installare l’assistente su PC Windows, Linux o MacOS. La procedura è un tantino più “complicata” per chi decidesse di scaricare i sorgenti. Per gli altri è possibile servirsi dei file di installazione.
Tale elenco di file e codice è stato pubblicato su GitHub ed è disponibile in maniera completamente gratuita. Il consiglio, naturalmente, è quello di utilizzare i file di installazione nel caso in cui non ci si ritenga abbastanza preparati per smanettare tra codici ed altro. La procedura di configurazione è davvero molto semplice e richiede poco tempo. Basta accedere alla pagina con la procedura e ottenere le credenziali per utilizzare l’applicazione. Non occorre una particolare conoscenza del pc ma trattandosi di indicazioni in lingua inglese è preferibile conoscerne quanto meno le basi. Terminata la procedura, Google Assistant sarà in grado di funzionare e di stupirci.
Personalizzazioni e limiti di utilizzo
Google Assistant per PC è personalizzabile in diversi aspetti. Potremo, ad esempio, scegliere la lingua da utilizzare per comunicare con l’assistente o, ancora, selezionare la modalità di visualizzazione (tra la classica e quella scura). Impossibile, invece, almeno per il momento, associare questa versione con alcuni tra i servizi di solito più utilizzati come Youtube o Spotify.
Un limite indubbiamente non di poco conto per tutti coloro che pensavano di avere Google Assistant sul PC e poterlo utilizzare come si è abituati a fare su smartphone. Per avere altre funzioni dovremo attendere, magari, il rilascio di ulteriori aggiornamenti. Ricordiamo, comunque, che non si tratta di una “procedura” ufficiale di Google per cui non è escluso che lo stesso Big G decida di limitare l’utilizzo dell’API Assistant portando l’applicazione in questione ad essere del tutto inutilizzabile. Vi terremo aggiornati.