Xiaomi Mi 11, uno degli smartphone più recenti dell’azienda cinese, è stato analizzato in lungo e in largo per comprendere al meglio tutte le sue componenti e anche il grado di resistenza. Il telefono è comparso in un teardown ufficiale ed è anche passato sotto le grinfie di Zack del canale YouTube JerryRigEverything. Non poteva mancare iFixit, che ha smontato il prodotto per capire il perchè non sia dotato di una certificazione IP per la resistenza ad acqua e polvere.
Il motivo va ricercato nella scarsa tenacia dell’adesivo che va ad unire la parte posteriore dello smartphone alla scocca. Tuttavia, a differenza di altri telefoni, Xiaomi Mi 11 ha un vantaggio, ovvero la possibilità di rimuovere il display in maniera indipendente rispetto al resto del device (ad esempio in caso di guasto del sensore di impronte digitali sotto al display, ndr), anche se la curvatura dei bordi laterali non rende affatto agevole questa operazione.
Per quanto riguarda la batteria (due celle in parallelo da 2.300 mAh ognuna), l’estrazione è molto semplice grazie alla presenza delle linguette. Altro aspetto molto importante del Mi 11 di Xiaomi è la presenza di viti con testa a croce (facilmente estraibili), oltre al fatto che i componenti sono modulari e pertanto rimuovibili indipendentemente dagli altri. Il Mi 11 di Xiaomi ottiene tutto sommato punteggio abbastanza scarso (4 punti su 10), ma ha comunque superato il Samsung Galaxy S21 Ultra distinguendosi così dalla concorrenza.
Purtroppo il trend di creare smartphone sempre più sottili e leggeri porta le aziende a costruire i dispositivi che alla fine dei conti sono spesso difficili da smontare e riparare. Preferireste maggiormente un device sottile e leggero ma prestante oppure un padellone ma con possibilità di riparazione facile?