Lo scorso gennaio, con l’uscita dei nuovi Galaxy S21, abbiamo avuto modo di ammirare e testare anche gli SmartTag, ovvero gli accessori realizzati da Samsung che hanno anticipato gli Apple AirTag e che consentono di rintracciare gli oggetti dopo averceli agganciati sopra. Proprio in queste ore il gigante di Seul ha ufficializzato l’evoluzione dei suoi localizzatori, che prende ovviamente il nome di Samsung Galaxy SmartTag+. Quali sono le differenze? Principalmente una, ovvero una capacità di localizzazione migliorata rispetto al modello precedente.
Tutto merito della tecnologia UWB, ovvero la Ultra-Wideband, una tecnologia che consente di avere una precisione talmente elevata in termini di distanza tra due dispositivi e localizzazione della posizione da permettere all’utente di avere ben chiara la posizione in cui dirigersi semplicemente inquadrando il luogo in cui si trova con la fotocamera dello smartphone. Basta questo per capire come si tratti di una tecnologia superiore alle possibilità garantite dal solo Bluetooth 5.0.
Tuttavia, per sfruttare questa eccellente innovazione è necessario che anche lo smartphone disponga della tecnologia UWB. Al momento, oltre ai Galaxy S21 maggiormente prestanti (il Plus e l’Ultra, ndr), la troviamo sugli iPhone 12 e 11, ma anche sul Galaxy Note 20 Ultra e sul Galaxy Z Fold 2. Samsung metterà a disposizione i Galaxy SmartTag+ dal prossimo 16 aprile (non è ancora noto quando in Italia) nelle varianti di colore nera e grigia, al probabile prezzo di 44,90 euro.