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LinkedIn, grave violazione privacy: presi i dati di mezzo miliardo di profili

di Patrizia Maimone

La privacy degli utenti sul web è un tema di fortissima attualità! Nelle ultime settimane abbiamo assistito alla violazione dei dati su Facebook che ha coinvolto tantissimi profili e non è finita qui. In queste ore, infatti, è trapelata una notizia che mette in allarme tutti i possessori di un account su LinkedIn. I dati di ben 500 milioni di utenti sono finiti nel dark web e sono letteralmente in vendita. Cosa sta succedendo e cosa bisogna fare adesso? Facciamo un po’ di chiarezza.

LinkedIn: mezzo miliardo di profili in vendita

CyberNews ha evidenziato un problema dalle proporzioni colossali che sta interessando, in queste ore, tutti gli utenti che hanno aperto un profilo su LinkedIn. Pare, infatti, che milioni di profili (si parla addirittura di 500 milioni) siano finiti in vendita con la possibilità, per i malintenzionati di turno, di acquisire anche l’intero database per appena 1.800 dollari.

Le informazioni contenute nel database sono i dati sensibili di tutti gli iscritti a LinkedIn. Parliamo dell’ID, del nome, del cognome, dei contatti (sia telefonici che di posta elettronica). Anche qualunque collegamento con altri social (come Facebook) potrebbe essere coinvolto. LinkedIn si è “giustificato” asserendo che non ci sarebbe alcuna violazione del proprio sistema informatico ma di un’estrapolazione di dati mediante l’utilizzo di particolari software.

Come stanno le cose in Italia

Nonostante i tentativi di giustificazione, in Italia si stanno svolgendo le indagini del caso. Il Garante della Privacy sta cercando di comprendere cos’è accaduto e ha tenuto, innanzitutto, ad avvisare tutti gli utenti di tenere sotto controllo gli usi dei propri contatti (telefono ed email) segnalando eventuali anomalie. Di cosa potrebbe trattarsi? Telefonate non desiderate, eccessivo spam tra le email, furti di identità o truffe online.

Scoprire se il nostro profilo LinkedIn è stato violato è abbastanza semplice. Esiste in rete uno strumento, raggiungibile cliccando su questo link. Per effettuare la verifica è sufficiente scrivere all’interno della barra di ricerca il nostro indirizzo email utilizzato per l’iscrizione al social. In pochi secondi sapremo se i nostri dati sono stati trafugati. Conviene, comunque, modificare la password del nostro account sia esso coinvolto dal problema o meno.

Fonte

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