La corsa allo spazio fu senza dubbio uno degli aspetti principali della “Guerra fredda” tra Unione Sovietica e Stati Uniti. Una situazione che potrebbe replicarsi con Marte, anche se stavolta gli avversari degli statunitensi non sono i sovietici, ma i cinesi. Il rover marziano di Pechino, denominato Zhurong, è atterrato il mese scorso sul Pianeta Rosso, e ora ha inviato il suo primo “selfie” (reso noto dalla China National Space Administration (CNSA), ndr) dove non poteva mancare la bandiera della Cina.
La navicella spaziale Tianwen-1 ha stazionato per circa tre mesi nell’orbita di Marte, prima di atterrare con a bordo il rover Zhurong. L’altezza di questo rover è di 1,85 metri e le sue dimensioni sono inferiori rispetto a Perseverance, il “collega” targato USA. Zhurong è caratterizzato da sei ruote ed è chiamato ad esplorare una zona di Marte nota come Utopia Planitia: l’obiettivo del rover cinese è rilevare l’eventuale presenza di acqua o di ghiaccio in quest’area pianeggiante.
Ma la Cina guarda già avanti. Pechino sarebbe in grado di inviare il primo equipaggio sulla nuova stazione spaziale Tianhe (nota anche come Armonia Celeste) già entro la prossima settimana. Il gruppo sarà composto da tre astronauti, che si dedicheranno a lavori di costruzione e manutenzione, oltre ad esperimenti scientifici.
Intanto il rover americano Perseverance ha iniziato la sua vera missione: si sta recando presso il delta fluviale di Jezero nella speranza di trovare qualche segno di vita. Riusciranno gli USA e l’uomo a dimostrare con questa o altre missioni imminenti l’esistenza di vita aliena?