A partire da oggi, mercoledì 1 settembre, le regole contenute nel decreto dello scorso 6 agosto riguardante l’obbligatorietà del Green Pass vanno ad interessare anche trasporti, scuola e università. La certificazione verde è stata utilizzata in queste settimane come “pass” per una serie di attività, come l’ingresso nei locali al chiuso, nelle palestre, nelle piscine, negli stadi e via dicendo.
Dal 1 settembre al 31 dicembre il Green Pass diventa quindi obbligatorio per viaggiare su treni ad alta velocità, sia di Trenitalia che di Italo, ma anche su Intercity e Intercity Notte. Inoltre, la certificazione verde è necessaria su navi e traghetti per il trasporto interregionale e anche sugli aerei con tratta nazionale (per l’estero era già previsto il certificato, ndr). Inoltre, servirà la certificazione anche sui bus che collegano più di due regioni, mentre non sarà necessaria la certificazione verde per i mezzi che fanno riferimento al trasporto pubblico locale e regionale. Niente certificato verde neanche per seggiovie, cabinovie e funivie. I minori di 12 anni e i soggetti che non hanno la possibilità di accedere alla vaccinazione per motivi di salute sono esentati dal Green Pass e possono viaggiare liberamente.
Il certificato diventa obbligatorio anche per il personale scolastico, che andrà incontro a sospensione del rapporto di lavoro dopo cinque giorni di “assenza ingiustificata” dovuta all’impossibilità di entrare nelle strutture scolastiche se sprovvisti di certificazione verde. Gli studenti potranno avere accesso anche senza certificazione e seguiranno le lezioni con mascherina obbligatoria. Nelle università, invece, anche gli studenti dovranno esibire la certificazione verde. Le stesse eccezioni citate nei trasporti (motivi di salute) valgono anche per scuola e università.
A pari passo con i contesti di obbligatorietà crescono anche le proteste: sono infatti state annunciate manifestazioni in 50 stazioni italiane con la minaccia di blocco di tali stazioni nel nome della “libertà”.