Gli appassionati italiani di esports stanno facendo i conti con un provvedimento che è destinato ad impedirgli di coltivare al meglio la propria passione. L’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) ha infatti disposto la chiusura di molte sale LAN, ovvero quei luoghi fisici dove gli utenti possono disporre di PC e console di gioco per cimentarsi a livello competitivo in titoli come Fortnite, FIFA, Call of Duty e molti altri ancora, ovviamente a pagamento.
Tuttavia, i gestori della sala eSportPalace di Bergamo hanno pubblicato un post su Instagram per informare che l’attività era stata chiusa in seguito ad un provvedimento ufficiale dell’ADM. Tutto nasce da un esposto di Sergio Milesi, un imprenditore che possiede un’azienda di Brescia che gestisce diverse sale giochi e bowling. Sostanzialmente, Milesi afferma che le sale LAN in questione mettono a disposizione dei giochi che vengono venduti per essere giocati a casa, praticando di fatto una concorrenza sleale verso le altre sale giochi che pagano licenze e omologazioni.
Come sostiene Milesi, le sale LAN non sarebbero sottoposte a tutta quella serie di controlli che invece sono costrette a superare le sue sale giochi per poter esercitare un’attività regolare. L’ADM aveva già emanato una circolare dove invitava le sale LAN a omologare e certificare i propri apparecchi entro il 30 aprile: le sale chiuse, evidentemente, non hanno rispettato quanto imposto nella circolare.