L’obiettivo era quello di riuscire a raggiungere spazi difficilmente percorribili e labirinti senza nessun tipo di aiuto da parte degli esseri umani. Nasce con questo scopo il robot “serpente”, realizzato dai ricercatori della State University del North Carolina e della University of Pennsylvania, che non si serve nemmeno di un cervello computerizzato. Tutto ciò che caratterizza questo robot è infatti un’intelligenza fisica, assieme ad una memoria muscolare robotica che lo guida e gli permette di muoversi in base a ciò che gli suggeriscono i materiali di cui è composto.
Il robot “molle” è costituito da elastomeri a cristalli liquidi che danno al robot la forma di una “tagliatella”. Si tratta di una scelta importante da parte dei ricercatori, che decidono quindi di rinunciare a materiali come il silicio e il metallo. Basta appoggiare il robot serpente su una piastra calda (intorno ai 55 gradi) per vederlo muoversi lungo la piastra come se fosse un serpente. Maggiore è la temperatura della piastra, più veloce sarà il movimento del robot.
Se trova un ostacolo, il robot molle è in grado di ruotare attorno a sé stesso ed evitarlo: se altre parti del robot si imbattono in un oggetto esterno, la scarica di energia nel suo corpo scatenerà un sobbalzo e consentirà al robot di proseguire la sua marcia in un’altra direzione. Proprio per la sua forma così sottile, il robot può raggiungere luoghi molto angusti; in più, assorbe energia termica dalla superficie in cui si muove.