Il fatto che vengano chiusi i server dei videogiochi non stupisce ormai troppo gli appassionati di gaming, visto l’aumentare delle funzionalità online degli stessi titoli. Ecco perché la decisione di Ubisoft di chiudere ben 15 giochi non ha spiazzato nessuno. Tuttavia tantissimi appassionati si ritrovano senza la possibilità di giocare al proprio gioco preferito in modalità multigiocatore.
La decisione dello sviluppatore di procedere alla chiusura di ben 15 titoli è stata inoltre accompagnata da un’altra mossa che probabilmente non farà impazzire i videogiocatori. Se da una parte, come accennato, la chiusura dei vecchi server è una mossa inevitabile per le aziende, che hanno bisogno di tagliare i costi ed eliminare le spese non necessarie, dall’altra non si capisce il motivo del blocco dell’accesso ai DLC che vengono regolarmente acquistati dagli appassionati di gaming, tra cui quelli relativi alle attività single player.
Ubisoft ha reso noto l’elenco dei titoli che saranno interessati dall’abbandono dei server a settembre 2022: ci sono Assassin’s Creed II, Assassin’s Creed 3, Assassin’s Creed Brotherhood, Assassin’s Creed Liberation HD, Assassin’s Creed Revelations, ma anche Prince of Persia: The Forgotten Sands, Silent Hunter 5 e altri ancora. Tuttavia, per alcuni di questi giochi, tra cui proprio Assassin’s Creed 3 e Silent Hunter 5, viene anche bloccato l’accesso ai DLC, compresi quelli completamente single player che non richiedono necessariamente l’accesso ad un server: una decisione che sta già facendo molto discutere.
Completano la lista dei giochi Ubisoft per i quali è stata smantellata la modalità multigiocatore i seguenti titoli: Anno 2070, Driver San Francisco, Far Cry 3, Ghost Recon Future Solider, Rayman Legends, Space Junkies, Splinter Cell: Blacklist e ZombiU.
