Il progetto di inPA era partito nell’agosto dello scorso anno in via sperimentale, ma oggi il portale può contare su una banca dati che comprende circa 6 milioni di profili. Per questo inpa.gov.it è ormai l’unico sito a cui accedere ai concorsi delle amministrazioni pubbliche e alle procedure di mobilità. Dal prossimo 1 novembre le PA dovranno quindi usare solo inPA per reclutare nuovi lavoratori.
Una sfida non da poco, considerando che i progetti relativi al Pnrr e il turnover dei vari enti e istituzioni pubbliche andrà a richiedere l’impiego di una forza lavoro che oscilla tra 800 mila e 1,3 milioni di specialisti, tecnici e professionisti di tutti i settori nei prossimi quattro anni, senza dimenticare le 120.000 nuove assunzioni all’anno del regime ordinario di reclutamento. Il portale inPA consente quindi di velocizzare le procedure, favorendo la riduzione della burocrazia per le amministrazioni e la conoscenza di tutte le opportunità di lavoro nelle PA per i cittadini.
Già dal 1 luglio le amministrazioni centrali e le autorità indipendenti potranno procedere alla pubblicazione online dei propri bandi di concorso per le assunzioni a tempo indeterminato e determinato, modalità che dal 2023 avverrà esclusivamente sul portale inPA e sul sito istituzionale dell’amministrazione che bandisce il concorso. Al momento i bandi sono ancora pochi, ma è comunque possibile compilare il proprio curriculum online accedendo tramite le credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS.