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USA approvano il CHIPS Act per dominare il settore chip: svolta epocale

di Michele Ingelido

Gli USA hanno ufficialmente approvato il CHIPS and Science Act: una svolta epocale per l’economia statunitense e non solo, perchè questa nuova decisione potrebbe rappresentare un enorme cambiamento anche per l’economia di tutto il mondo. Attraverso il documento firmato dal Presidente Joe Biden gli Stati Uniti manifestano chiaramente la loro volontà di diventare leader del settore dei chip eliminando la necessità di affidamento della produzione a Paesi esterni.

Il CHIPS Act include ben 52,7 miliardi di dollari di incentivi solo per il settore dei semiconduttori, un settore che è attualmente in crisi in tutto il mondo e di cui hanno disperato bisogno le più grandi potenze mondiali. L’obiettivo è riportare negli USA la produzione dei semiconduttori dopo anni di affidamento di quest’ultima a Paesi esteri. I 52,7 miliardi verranno erogati come credito di imposta e finanziamenti per ricerca, sviluppo, produzione e forza lavoro nei campi dei semiconduttori.

Di questi 39 miliardi di dollari andranno in incentivi nella produzione, con 2 miliardi di dollari che verranno destinati al settore automotive e ai settori di difesa. Altri 13,2 miliardi andranno invece in ricerca e sviluppo e nella forza lavoro. Infine mezzo miliardo servirà alla comunicazione e alle attività lungo la catena di approvvigionamento.

Il CHIPS Act si è già tradotto in alcune azioni da parte di alcuni colossi statunitensi. Qualcomm ad esempio ha siglato un accordo con GlobalFoundries per la produzione di semiconduttori nello Stato di New York, mentre Micron ha investito 40 miliardi di dollari per produrre chip di memoria. Dal prossimo anno grazie a Micron i chip di memoria prodotti negli Stati Uniti passeranno dal 2% al 10% del totale mondiale.

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