Secondo la Banca centrale russa il costo del denaro calerà con meno consistenza rispetto alle previsioni iniziali. Stando a quanto emerso dalle Linee guida di politica monetaria per il 2023-2025, infatti, non assisteremo ad una discesa pari all’8% – come quella attuale – ma in un intervallo tra il 5 e il 6% nel 2025. Chiaramente, come tiene a precisare l’istituto centrale, le condizioni sono mutevoli, pertanto non è da escludere che i tassi vengano rivisti. Sta inoltre per arrivare anche il rublo digitale.
Ma andando per gradi, per quanto riguarda l’economia russa, l’istituto guidato da Elvira Nabiullina ritiene che la ripresa economica proseguirà nel 2024 e l’economia tornerà ai tassi di crescita potenziali nel 2025. Per la Banca centrale russa, il PIL del Paese diminuirà del 4-6% nel 2022; nel 2025 il prezzo del greggio degli Urali si riequilibrerà, tornando a 55 dollari al barile. La Banca prevede che nel 2023 il prezzo del petrolio si aggirerà intorno ai 70 dollari al barile, per poi scendere a 60 nel 2024.
La Banca centrale russa ha poi annunciato il collegamento graduale di tutte le banche russe alla piattaforma digitale del rublo entro il 2024. Mossa sorprendente, se consideriamo che Putin ha recentemente bandito le criptovalute in tutto il Paese. Grazie a questa innovazione, come spiegato nel documento prodotto dall’Istituto, aumentano il numero di opzioni di pagamento e anche le transazioni disponibili, utilizzando contratti intelligenti. Per la piattaforma del rublo digitale – il prototipo è stato completato nel 2021 – è stato avviato un gruppo pilota che ne ha testato lo sviluppo.