Prende il nome di ESnet6 la rete più veloce al mondo, targata USA e capace di mettere a disposizione una larghezza di banda di 46 terabit per secondo. Tutto merito delle 15.000 miglia di cavi in fibra ottica che vanno a realizzare una rete capillare di collegamento che consente di raggiungere la strepitosa velocità massima a 46 Tbps. La rete statunitense non arriva ai livelli della sperimentazione giapponese che sdoganò il petabit al secondo (quindi 1.000 Tbps), ma quello nipponico era appunto un test.
Si tratta chiaramente di un’evoluzione enorme rispetto a ciò a cui siamo abituati. Basti pensare che la rete in fibra di TIM più veloce che possiamo trovare sul mercato raggiunge i 10 Gbps, pertanto risulta essere più lenta di ESnet6 (dove ESnet sta per Energy Sciences Network, ndr) di ben 4.600 volte. Inder Monga, direttore esecutivo di ESnet, ha spiegato che la nuova rete rappresenta un “cambiamento trasformativo” nella maniera in cui le reti vengono costruite per la ricerca, con capacità, resilienza e flessibilità migliorate.
Le nuove capacità di connessione, come sottolineato da Inder Monga, fanno in modo che la collaborazione a ricerche di natura rivoluzionaria per gli scienziati di tutto il mondo sia non solo più rapida, ma anche più semplice ed efficiente. Una nuova importante vittoria per gli USA che consentirà di diffondere il progresso tecnologico e scientifico più rapidamente in tutto il mondo, naturalmente Europa inclusa.
