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POS resta obbligatorio anche sotto i 30€: soluzioni diverse al vaglio

di Michele Ingelido

È stata approvata ieri 29 dicembre la Legge di bilancio 2023, la quale ha messo definitivamente un punto alla questione dell’obbligatorietà del POS per gli esercenti. Il governo ha fatto dietrofront ed ora è ufficiale: i pagamenti elettronici restano obbligatori per ogni esercente anche per importi al di sotto dei 30 euro e quindi anche per importi minimi come può essere il costo di un caffè.

Non cambia quindi nulla rispetto alla legge sull’obbligo del POS entrata in vigore con il vecchio governo. Tuttavia l’esecutivo ha affermato di voler attivare canali di dialogo con le categorie interessate per ridurre i costi delle commissioni che gravano sugli esercenti. Nel tavolo permanente istituito dal governo verranno discusse soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche fino a 30 euro per gli esercenti con fatturato fino a 400.000 euro annui.

Se non arriveranno soluzioni idonee, allora il governo si rivolgerà alle banche istituendo un contributo straordinario a loro carico pari al 50% degli utili derivanti dalle commissioni e dalle transazioni da 0 a 30 euro. Cosa cambia per i consumatori? Anche per loro, ovviamente, nulla: potranno continuare a usare POS, carte di credito e debito e circuiti di pagamenti su smartphone anche per gli importi più esigui. Un’evoluzione della situazione per gli esercenti potrebbe però arrivare già dai prossimi mesi se non dalle prossime settimane.

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