Gli smartphone di ultima generazione sono dotati di zoom digitali che arrivano addirittura a 100x. Tuttavia, le foto super dettagliate scattate alla luna con uno smartphone sono spesso al centro di polemiche e accuse di falsificazione, e ciò accade ormai da anni. Da un lato, ci sono coloro che accusano la tecnologia di modifica con delle texture non facenti parte dello scatto, dall’altro, i principali produttori, tra cui Samsung, sostengono che si tratta di algoritmi di intelligenza artificiale.
L’ultima diatriba riguarda la funzione Super Zoom dei dispositivi Galaxy S20 Ultra e S23 Ultra di Samsung. Un utente su Reddit, iBreakphotos, ha dimostrato che questa funzione genera delle foto “false” della luna. Per dimostrare la sua tesi, ha scaricato dal web una foto della luna, l’ha rimpicciolita a 170×170 pixel, applicando una sfocatura per nascondere tutti i dettagli, e ha scattato una foto con un Galaxy S20 Ultra da una distanza considerevole.
Nello scatto ottenuto erano ben visibili i vari crateri della luna. Secondo iBreakphotos, lo smartphone ha aggiunto dei dettagli dove era impossibile che ci fossero utilizzando una rete neurale allenata con centinaia di immagini del nostro satellite. Ciò suggerisce che la funzione di scatto alla luna utilizza principalmente l’intelligenza artificiale per ricreare i dettagli che l’ottica non riesce a immortalare.
Samsung ha già dettagliato il funzionamento della funzione Scene Optimizer, che utilizza l’IA per riconoscere il soggetto da fotografare e ottenere un risultato ottimale. Per scattare una foto alla luna con un Galaxy, è possibile l’uso di due soluzioni: la tecnologia Super Resolution che sintetizza oltre 10 immagini per creare un’immagine ad alta risoluzione, e la tecnologia Scatto ottimale che completa la foto con dettagli ricavati da un motore basato sul deep learning.
In pratica, l’IA va a completare l’immagine ottenuta con dettagli ricavati da un modello creato imparando le varie forme lunari, basandosi su immagini di ciò che effettivamente vediamo dalla Terra. Questa tecnica è alla base della fotografia computazionale, una caratteristica comune a tutti i camera phone di ultima generazione.