Huawei si prepara a stupire i suoi utenti più interessati agli smartphone e nei dispositivi intelligenti di fascia alta annunciando il concept di un nuovo processore in grado di combinare i moduli hardware tipici di un chipset classico (CPU e unità grafica) con funzionalità tipiche delle AI, in modo da offrire un’esperienza più radicale e multimediale nell’uso dei device del futuro.
Il nuovo processore firmato Huawei apparirà nella seconda metà dell’anno, pronto per competere con le maggiori realtà dell’AI moderna, tra cui non possono mancare il deep learning e ovviamente le reti neurali “made in Google”. L’obiettivo è quindi offrire un chipset “tuttofare”, in grado di effettuare nuove operazioni anche dal punto di vista della domotica e dell’automazione con gadget smart.
Il nuovo chipset Huawei potrà inoltre dedicare le sue capacità computazionali anche al vastissimo mondo delle informazioni conservate e scambiate via cloud, supportando piattaforme estremamente note in patria cinese (si pensi a Huawei Pay), ed offrire nuove potenzialità all’interfaccia grafica EMUI che unisce le capacità del deep learning a quelle dello smart computing: già ora, la sinergia tra queste due caratteristiche permette a dispositivi Huawei con 3 GB di RAM di comportarsi in maniera molto simile a device con 4 GB RAM di altri brand.
Assieme al nuovo chipset “tuttofare”, Huawei continuerà ad offrire spazio ad un Internet ancora più intelligente e veloce, supportando la connettività con Huawei HiLink (applicazione per il device management che permette agli utenti di controllare più smartphone e tablet da una sola piattaforma) e naturalmente al cosiddetto “Big Data“, l’enorme ed esponenziale mole di informazioni e dati generata dalla connessione tra più risorse del Web: potremo conoscere a breve i prossimi sviluppi in atto, sperando di poterne trovare traccia anche sui prossimi smartphone top del brand cinese.
