Buone notizie per tutti i fan del mondo Android: una novità emersa proprio negli ultimi giorni a Linaro Connect, evento dedicato al mondo Linux e open source tenuto a San Francisco, potrebbe cambiare per sempre la storia dell’OS mobile Google. Si tratta di uno dei migliori espedienti nati per combattere la frammentazione, un problema che affligge da sempre le major release Android, rendendo l’intero panorama molto eterogeneo e non sempre aggiornato.
L’espediente in questione consiste nel supportare le diverse release Android per un periodo di tempo più lungo rispetto a quello a cui Google ed i produttori dei device hanno proposto fino ad oggi. La notizia arriva in concomitanza ad un annuncio relativo alle versioni LTS del kernel Linux, su cui è incentrato Android, che riceveranno aggiornamenti e patch per 6 anni a partire da ora.
Si estende quindi il periodo in cui gli utenti potranno ricevere update per i propri dispositivi, senza cadere quindi immediatamente nell’obsolescenza. Anche i device Linux-based (e quindi una buona maggioranza di smartphone, tablet e gadget Android-based) potranno quindi avere una nuova “speranza” di essere utilizzati più a lungo in piena sicurezza: niente più rischio di vedere una major release abbandonata dopo pochi mesi da parte dei produttori.
Le recenti polemiche in merito alla vulnerabilità crescente dei dispositivi Android più datati ha sicuramente ispirato questa rivoluzione: triplicare la durata del supporto dei kernel Linux LTS (che passa da 2 a 6 anni) avrà un’influenza molto positiva sul trattamento dei principali bug e malware in circolazione, oltre a rendere Android un OS diffuso in maniera più uniforme nelle sue versioni più recenti: sapremo molto presto come verranno accolti i primi effetti di questo importante cambiamento, e in che modo ispirerà Google e i produttori a implementare le proprie soluzioni software sui nostri device.