Da un report redatto dalla nota testata The Verge sappiamo che Google avrebbe in cantiere una nuova politica che dovranno seguire le case produttrici di smartphone Android, in modo tale che tutti gli utenti possano avere maggiore sicurezza con i propri dispositivi. Questi accordi nello specifico prevedono che nell’arco di 2 anni, i patch di sicurezza vengano obbligatoriamente installati tramite aggiornamento, in modo più scrupoloso e attento rispetto al passato.
L’accordo prevede che i patch di sicurezza che vengono rilasciati per il primo anno siano 4, mentre per il secondo al momento non sono stati forniti dati, ma c’è una clausola che li prevede ugualmente. I telefoni con sistema Android che prenderanno parte a questo nuovo accordo sono tutti i dispositivi commercializzati sul mercato dopo il 31 gennaio 2018, ma da quanto emerge da alcune ricerche pare che soltanto il 75% ha potuto eseguire l’aggiornamento.
Google specifica che a partire dal 2019, tutti i dispositivi Android dovranno attenersi a quanto previsto dall’accordo siglato. Tuttavia emergono ulteriori dettagli in merito all’accordo: se i produttori non si attenueranno alle disposizioni impartite da Google, lo stesso non certificherà i dispositivi (smartphone o tablet che siano) di quella azienda. Stessa cosa vale per i nuovi telefoni che la società lancerà sul mercato: se i problemi legati alla sicurezza non verranno risolti completamente, purtroppo gli stessi non potranno essere venduti.