Tra tutte le ammiraglie che esordiranno sul mercato il prossimo anno nel settore degli smartphone, il Samsung Galaxy S10 occupa sicuramente un posto di rilievo. Sono tantissime, infatti, le indiscrezioni che ci giungono praticamente ogni giorno e ciascuna aggiunge sempre un tassello in più che contribuisce a farci conoscere meglio il prossimo top di gamma sudcoreano.
Una delle voci che sentiamo insistentemente già da molti mesi riguarda l’intenzione di Samsung di non includere lo scanner dell’iride tra i sistemi di sicurezza del Galaxy S10 che potrebbe, dunque, avvalersi di altre tecnologie tra cui certamente il lettore di impronte digitali, molto probabilmente in-display. Quella che, però, fino ad ora era semplicemente una voce e, dunque, una supposizione sta prendendo sempre più piede grazie al fatto che le fonti da cui trapelano le news sono sempre più attendibili.
Rimuovendo completamente lo scanner dell’iride, Samsung punterebbe ad un notevole miglioramento del design del suo dispositivo di punta che, lo ricordiamo, dovrebbe essere presentato ufficialmente a gennaio 2019 in occasione della prossima edizione del CES di Las Vegas. Subito dopo, all’MWC di Barcellona, Samsung si dedicherà alla presentazione di un altro dispositivo attesissimo, ovvero lo smartphone pieghevole Galaxy X (che potrebbe anche chiamarsi F).
Almeno questo è quanto si vocifera per il momento. Tornando al Samsung Galaxy S10, secondo quanto affermato dai giornalisti di ETNews, i sudcoreani si affideranno semplicemente al lettore di impronte digitali che contribuiranno a rendere sempre più veloce ed efficiente e che punterà ad essere sempre meno appariscente.
Al contrario, poi, di quanto fatto dai cinesi di OnePlus, di Vivo e di Oppo, Samsung non utilizzerà i sensori ottici Synaptics ma punterà su un particolare sensore che sfrutterà la tecnologia ad ultrasuoni e sviluppato da un grande nome come Qualcomm. Insomma, grandi novità sembrano profilarsi all’orizzonte e c’è da scommettere che, fino al momento dell’ufficializzazione, ne leggeremo e ne vedremo delle belle.