Anche Facebook si adegua alla “necessità di videochiamare” in questo periodo di “lockdown” a seguito della pandemia di coronavirus. Il social network ha appena annunciato l’arrivo di Messenger Rooms, un nuovo servizio che consente di creare proprio una stanza (Room, ndr) direttamente da Messenger o da Facebook. Le “chicche” di Messenger Rooms sono fondamentalmente due: i partecipanti possono arrivare a 50 e si possono aggiungere anche persone che non hanno un account sul social network.
Basta ricevere un invito e si può accedere alla stanza utilizzando il proprio smartphone o il computer, senza dover installare nulla sul proprio dispositivo. “Per celebrare un evento, organizzare un gruppo di lettura o semplicemente per chiacchierare con degli amici, non occorrerà più chiamare prima o fissare un appuntamento in calendario, sarà sufficiente aprire una Stanza su Facebook e condividerla attraverso la propria bacheca, i Gruppi o gli Eventi, per permettere alle persone di farci un salto”, spiega il colosso social, che annuncia ulteriori novità. Nel giro di poco, infatti, sarà possibile aprire una Stanza anche da Instagram Direct, WhatsApp e Portal.
E per quanto riguarda la sicurezza e la privacy? Anche su questo il social network ha voluto rassicurare completamente gli utenti.
“Facebook non vede o ascolta le vostre chiamate. La persona che crea la Stanza può scegliere chi può vederla e chi può partecipare, deve essere presente per avviare la conversazione e può rimuovere gli ospiti in qualsiasi momento – si legge nella nota – È possibile segnalare una Stanza o inviare un feedback se si ritiene che abbia violato gli standard della comunità di Facebook”.
Alcuni utenti in Italia hanno segnalato che sono in rilascio gli Avatar, ossia una versione alternativa delle Memoji di Apple pensate per permettere all’utenza di creare sticker personalizzati con la propria faccia. Gli utenti possono creare il proprio avatar e poi un pacchetto di sticker sull’editor visuale di Messenger oppure dall’app principale.
Nel pieno rispetto della privacy non sarà necessario accedere ai dati biometrici utilizzando strumenti come il riconoscimento facciale, ma basterà che l’utente crei il suo personaggio a sua immagine e somiglianza scegliendo autonomamente i suoi tratti. Chi ha Android e non ha ancora ricevuto la funzione può accedervi da un post in cui è presente l’avatar di un’altra persona.
Fonte: TechCrunch