Cinque miliardi di download non sono bastati per salvare Google Play Music. Il gigante di Mountain View ha infatti intenzione di chiudere il suo servizio di streaming musicale entro la fine del 2020. Una notizia che in realtà non coglie impreparati gli esperti del settore e nemmeno gli utenti, dato che da tempo Big G sta puntando con decisione su YouTube Music. Ma perchè Google Play Music continuava ad essere apprezzata?
Probabilmente per via di alcune funzionalità che possono ancora interessare alcuni utenti, come ad esempio la possibilità di caricare i propri file MP3 e ascoltarli senza necessità di abbonarsi al piano Premium. Un aspetto che poteva fare comodo alla categoria dei musicisti, ma anche a coloro che preferiscono ascoltare gruppi di nicchia, assenti da piattaforme come Spotify e Apple Music. Per non parlare dell’ascolto tramite smart speaker con Google Assistant, che permettevano di scegliere i brani in libreria anche senza abbonamento.
Il colosso di Mountain View ha già praticamente avviato il processo, rilasciando anche un tool di migrazione da Google Play Music a YouTube Music, che ha recentemente introdotto anche la funzionalità di upload e la nuova scheda “Esplora”. Stando a quanto affermato dal colosso californiano, nella “migrazione” sarà possibile mantenere playlist e stazioni, ma anche i vari “mi piace” e “non mi piace” messi sulle canzoni, le band e gli artisti suggeriti, la musica acquistata, le canzoni in libreria e altro ancora. Per trasferire i dati dal vecchio servizio a quello di YouTube basterà recarsi sul sito ufficiale non appena l’opzione di trasferimento sarà disponibile per tutti.