L’app Immuni è finalmente disponibile per il download. Dal prossimo 8 giugno la sperimentazione prenderà il via in quattro regioni italiane, ovvero Abruzzo, Marche, Puglia e Liguria. Come noto, lo strumento scelto dal governo italiano dovrebbe aiutare a tracciare i contagiati dal Covid-19 e quindi a contrastare ancora meglio la diffusione del coronavirus. Tuttavia, il lancio dell’app è stato accompagnato da diversi dubbi riguardanti la sicurezza e le modalità di utilizzo dei dati degli utenti.
Paure ancora presenti, a cui il governo ha voluto rispondere con delle FAQ ufficiali che chiariscono come la privacy venga effettivamente tutelata. Inoltre l’indagine di Mobisec, l’azienda chiamata a verificare proprio la sicurezza in ambito mobile delle aziende che operano in diversi settori, garantisce una certa sicurezza di Immuni, che deve essere installata da molte persone per poter essere davvero funzionale.
Come chiarito da Alberto Zannol, fondatore e amministratore delegato di Mobisec, l’obiettivo degli esperti di sicurezza dell’azienda era proprio
la verifica sia formale che sostanziale che tali requisiti siano rispettati e ottimizzati, al fine di escludere così ogni possibile rischio che l’app possa essere oggetto di exploit finalizzati al furto diretto o indiretto delle informazioni”.
Per trovare possibili falle nella sicurezza di Immuni è stato simulato una sorta di “hacking”, con giudizio finale positivo: “I test hanno confermato la sostanziale sicurezza dell’app”. Intanto l’applicazione di Bending Spoons a un solo giorno dal lancio ha scalato le classifiche delle app più scaricate totalizzando oltre 500.000 download in Italia. L’applicazione è attualmente dietro colossi come Zoom, TikTok, WhatsApp e Instagram.