Per cercare di arginare la diffusione della pandemia di Covid-19, anche le più importanti aziende attive nel settore tecnologico si sono messe a disposizione, fornendo strumenti estremamente utili ed efficaci (pensiamo ad esempio alle app di tracciamento e ai sistemi di contact tracing di Android e iOS, ndr). Google ha cercato di “calibrare” anche alcune sue applicazioni per consentire agli utenti di poterle sfruttare al meglio in questo periodo di coronavirus. Una di queste è Google Maps.
L’applicazione più utilizzata in assoluto per la navigazione sta ricevendo un aggiornamento che introduce una nuova funzione molto interessante. Stando a quanto emerso, infatti, dopo il nuovo update in roll out la storica applicazione del gigante di Mountain View si colora di rosso per avvisare gli utenti della presenza in un determinato luogo di un focolaio di Covid-19. Il focolaio, che avrà la forma di un’icona rossa, potrà essere visibile nel menu che mostra i dettagli della mappa. Vengono a crearsi quindi delle vere e proprie zone rosse circoscritte che indicano la presenza di un rischio contagio maggiore.
In base alla media dei nuovi casi, la funzione – che si serve dei dati della Johns Hopkins University, di Wikipedia e altre fonti di un certo livello – colorerà di rosso determinati tratti della mappa: dove il rosso apparirà più scuro, vorrà dire che in quella zona è presente un numero più alto di contagi da coronavirus. Il colore verrà assegnato in base alla media di nuovi contagi ogni 100.000 persone registrate in ciascuna area. Al momento la nuova funzionalità è in fase di distribuzione sia sui dispositivi Android che su iOS, naturalmente all’interno dell’app Google Maps.