Anche il governo italiano blocca Huawei sul 5G. Fastweb era in procinto di ricevere le apparecchiature per la sua rete di quinta generazione proprio dal gigante di Shenzhen, ma la riunione di giovedì 22 ottobre ha convinto l’esecutivo italiano a porre di fatto un veto nei confronti di Huawei, come già fatto da TIM lo scorso mese di luglio. Stando a quanto riportato da una fonte che viene citata anche da Reuters, “il governo ha posto il veto all’operazione, chiedendo a Fastweb di diversificare i suoi fornitori”.
Per farla breve, anche nel nostro Paese comincia a diffondersi un sentimento di sfiducia nei confronti di Huawei, colpita dal famoso “ban” inflitto dagli Stati Uniti e dalla conseguente revoca della licenza da parte di Google. Per ora Fastweb, che aveva scelto il colosso cinese per la parte centrale della sua infrastruttura 5G, ha scelto di non rilasciare alcuna dichiarazione (anche l’azienda stessa che ha appena subito il no del governo, quindi, al momento è in silenzio).
Il caso che riguarda Fastweb non è ovviamente isolato, dato che le fonti riferiscono che il Governo italiano starebbe ragionando a fondo sull’opportunità di dare far partecipare Huawei nella creazione delle reti 5G nel nostro Paese. L’impressione è che l’Italia si stia spostando sulle posizioni degli USA e di altri Paesi europei, come Francia e Gran Bretagna, che hanno già deciso di “proteggere la sicurezza nazionale” (l’azienda è stata spesso accusata dagli Stati Uniti di condurre operazioni di spionaggio per il governo cinese) rinunciando all’affidamento delle infrastrutture per le reti di quinta generazione all’azienda cinese.
Fonte: Reuters