La sicurezza in rete è importantissima per tutti. Evitare che gli utenti che quotidianamente usano internet siano vittime di frodi informatiche e truffe di vario tipo è obiettivo principe di molti professionisti. Eppure gli attacchi degli hacker sono sempre dietro l’angolo con rischi anche molto ingenti per il popolo del web. Proprio in merito a questo, Trend Micro ha pubblicato i dati relativi all’Italia. Come vanno le cose nel Bel Paese in termini di cybersicurezza? Vediamolo!
Attacchi hacker, l’Italia in fascia arancione
Il CRI (Cyber Risk Index) indica, come intuiamo facilmente dal nome, le possibilità che ogni azienda al mondo ha di essere vittima di attacchi degli hacker. Attualmente si sta cercando di stilare una mappa che evidenzi le varie aree del mondo in cui queste possibilità sono più o meno elevate. Le classificazioni vengono effettuate in base a diversi colori, il rosso, l’arancione, il giallo e il verde. Se il primo indica rischio altissimo, l’ultimo indica un livello di rischio basso e, comunque, contenibile.
L’Italia si colloca, in base a quanto emerso, in zona arancione. Questo significa che il rischio è elevato ed è molto più che probabile che le reti internet del nostro Paese siano violate da attacchi hacker. Se il valore più basso (ovvero più sicuro) è +10 (area verde) e quello più alto è -10 (livello rosso), l’Italia raggiunge un punteggio di -0,13, ovvero zona arancione (rischio elevato).
La cybersicurezza nel mondo
Se l’Italia si piazza in fascia arancione, non va meglio in altre zone del globo. Non a caso, infatti, la media nel mondo è pari a -0,41, quindi in piena fascia arancione. Il Paese messo peggio sembrano essere gli Stati Uniti d’America che hanno un punteggio pari, addirittura, a -1,07. Ad occupare la zona verde sono in pochissimi e si tratta, per lo più, delle zone asiatiche. La zona gialla (rischio moderato) vede, invece, la presenza di alcuni Paesi a noi vicini come la Germania e il Regno Unito.
Il mondo intero, quindi, in termini di cybersicurezza è davvero molto vulnerabile e gli attacchi degli hacker sono tra gli incubi peggiori per tutte le aziende. In un periodo particolare come questo, legato alla pandemia da Covid-19, diversi attacchi hanno sfruttato proprio questo argomento ed hanno riguardato molti ospedali (tra cui lo Spallanzani di Roma). Attacchi, questi, che si manifestano in diverse forme come quello del phishing, del social engineering, del ransomware, del botnet, degli attacchi fileless. Il 23% delle aziende, nel 2020, ha subìto attacchi informatici e nel prossimo futuro non sembra che le cose siano destinate a migliorare. Vi terremo aggiornati.