Già negli Stati Uniti la sanzione è stata di 500 milioni di dollari in un primo procedimento e di altri 113 milioni di dollari in un secondo. Ora Apple deve fare i conti anche con la richiesta di risarcimento che arriva dall’Italia e portata avanti da Altroconsumo presso il Tribunale di Milano: il colosso di Cupertino rischia di dover sborsare altri 60 milioni di euro a causa degli iPhone rallentati. Ma perchè Apple è stata condannata dall’Antitrust? Quali sono le sue responsabilità?
Come ricostruito anche dal TAR del Lazio, dal 2016 l’azienda del CEO Tim Cook ha proposto alcuni aggiornamenti senza chiarire cosa avrebbe comportato portare a termine l’update. In particolare, parliamo di iOS 10 e iOS 10.2 per i possessori della serie iPhone 6 – che ha causato spegnimenti improvvisi – e iOS 10.2.1 che ha invece provocato riduzioni in termini di velocità e funzionalità dei prodotti.
Apple ha avuto un intero anno per correggere le problematiche, ma solo nel dicembre 2017 ha lanciato una campagna per sostituire la batteria ad un prezzo contenuto (tra i 29 e gli 89 euro). Ecco perchè i possessori di iPhone 6, 6 Plus, 6s e 6s Plus – in Italia dovrebbero essere stati venduti circa un milione di device, ndr – possono beneficiare della class action (portata avanti anche in altri Paesi), che dovrebbe garantire il risarcimento della spesa. L’importo richiesto è il prodotto tra il costo medio di sostituzione di una batteria e le unità complessive di melafonini colpiti dal problema che sono stati venduti in Italia.